Il Torrone di Pasta Reale di Alvito

Il Torrone di Pasta Reale di Alvito

Zucchero & Ciociaria – Dolci Feste


Nel cuore della Valle di Comino, tra le montagne innevate e le luci del Natale, spicca un dolce raffinato e antico: il torrone di pasta reale di Alvito. Elegante, morbido, profumato di mandorle e scorze agrumate, è un vero gioiello della tradizione natalizia ciociara, spesso poco conosciuto fuori dai confini del suo paese d’origine.

2. Ingredienti (per un torrone da 500 g)

  • 250 g di mandorle pelate
  • 200 g di zucchero
  • 1 cucchiaino di miele
  • Scorza grattugiata di 1 limone non trattato
  • 1 albume d’uovo
  • Ostie alimentari (facoltative, per la base e la copertura)
  • Zucchero a velo q.b.

3. Procedimento

  1. Trita finemente le mandorle fino a ottenere una farina sottile.
  2. In una ciotola, unisci la farina di mandorle con lo zucchero, la scorza di limone e il miele.
  3. Aggiungi l’albume (non montato) poco alla volta, fino a ottenere un impasto morbido ma compatto.
  4. Fodera uno stampo rettangolare con ostie oppure con carta forno leggermente unta.
  5. Stendi il composto e livellalo bene. Puoi coprire con un’altra ostia oppure spolverare la superficie con zucchero a velo.
  6. Lascia riposare per almeno 24 ore in un luogo fresco e asciutto: il dolce si rassoderà mantenendo una consistenza morbida e vellutata.

4. Lo facevano così perché…
La pasta reale è una preparazione a base di mandorle finemente tritate e zucchero, utilizzata fin dal Medioevo per creare dolci nobili e da “regali”. Il nome “reale” richiama la sua eleganza e il costo elevato delle materie prime, riservate alle grandi occasioni. Ad Alvito, il torrone veniva preparato per Natale e Pasqua, in piccoli laboratori artigianali o in casa, spesso decorato con cura maniacale.

5. Varianti e consigli moderni

  • Puoi arricchirlo con pezzetti di cedro candito o scorza d’arancia.
  • Alcuni aggiungono una leggera glassa di zucchero o cioccolato bianco per impreziosirlo.
  • La versione senza ostie può essere modellata anche a mano, in piccoli filoncini o rombi decorativi.
  • Conserva il torrone in una scatola di latta o avvolto nella carta velina: si mantiene anche per due settimane.

6. L’ingrediente che fa la differenza
La mandorla finissima. È lei a donare al torrone quella consistenza setosa e un aroma rotondo che si scioglie in bocca, senza mai essere stucchevole.

7. Concludiamo col cuore
Il torrone di Alvito è uno di quei dolci che vanno riscoperti e custoditi. Non si trova nei grandi supermercati, non ha campagne pubblicitarie, ma racchiude la sapienza delle mani e la dolcezza della nostra terra. È un piccolo lusso d’altri tempi che, a Natale, ci ricorda che l’eleganza autentica è fatta di semplicità e memoria.
Buona Preparazione e Tanti Auguri

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