La Pigna Pasquale: Il Dolce Cult della Tradizione Pasquale della Media Valle del Liri

La Pigna Pasquale: Il Dolce Cult della Tradizione Pasquale della Media Valle del Liri.


La Pigna Pasquale è un dolce tradizionale della Ciociaria, particolarmente amato nella Media Valle del Liri. Questo lievitato dolce di Pasqua ha origini antiche e, di paese in paese, di famiglia in famiglia, si ritrovano tantissime ricette e versioni diverse. La Pigna ciociara è un dolce piuttosto semplice e tradizionale che a Pasqua ha sempre dato molta allegria, specialmente nelle campagne ma ha anche conquistato i palati sopraffini.

Non vogliamo certo scrivere la ricetta universale che purtroppo non esiste poiché non ha nessun riconoscimento e quindi disciplinare. Vogliamo semplicemente dare una ricetta che è tra le più classiche in maniera tale non imbatterci nelle mille varianti. Non vogliamo certo cimentarci in singole lievitazioni, metodi ancestrali per far si che il ripieno non cada in fondo al dolce e metodi di raffreddamento affinché non si afflosci. Alimenteremmo una discussione senza fine.

Caratteristiche:
    • Aspetto:
      • Ha una forma alta e bombata, simile a un panettone.
      • La superficie è glassata e decorata con zuccherini colorati.
    • Sapore e consistenza:
      • È un dolce lievitato soffice e profumato.
      • Il sapore è ricco e aromatico, con note di agrumi, liquore e anice.
      • Contiene canditi che danno un sapore dolce e fruttato.

Origini e diffusione:

  • Le origini della pigna ciociara sono antiche e radicate nella tradizione contadina della Ciociaria.
  • È diffusa in tutto il basso Lazio, con variazioni locali nella ricetta.
  • Sembra avere origini campane.
Ingredienti per la Pigna Ciociara

Per il lievitino:
- 100 g di farina Manitoba
- 100 g di acqua
- 25 g di lievito di birra fresco
- 1 cucchiaino di zucchero

Per l'impasto:
- 200 g di farina Manitoba
- 200 g di farina 00
- 150 g di zucchero
- 50 g di strutto (o burro)
- 3 uova
- Mezzo bicchiere di liquore (Strega, rum, anice, vermouth)
- Scorza di un'arancia
- Scorza di un limone
- Un pizzico di cannella in polvere
- Semi di anice
- 100 g di frutta candita deve esserci il cedro.
- Uvetta passita.

Per la glassa di zucchero:
- 100 g di zucchero a velo vanigliato
- Succo di limone
- Codette/sfere colorate

Preparazione della Pigna Ciociara

1. Preparare il lievitino: Sciogliere il lievito di birra nell'acqua tiepida, aggiungere lo zucchero e farlo riposare a temperatura ambiente per 10 minuti in modo che si attivi. Mescolare il lievito attivato con la farina, coprire con pellicola trasparente e far riposare a temperatura ambiente per circa un'ora, fino a che sulla superficie del lievitino non saranno comparse tante bollicine.

2. Preparare l'impasto: Impastare il lievitino con le farine dell'impasto, le uova, lo strutto (o il burro morbido), il liquore, le scorze grattugiate di limone e arancia, la cannella in polvere, lo zucchero e i semi di anice (facoltativi). Impastare fino ad ottenere un panetto liscio ed elastico. Aggiungere i canditi a cubetti e l'uvetta (precedentemente ammollata e ben strizzata) e impastare pochissimo, giusto il tempo che l'impasto accolga gli ingredienti.

3. Lievitazione: Coprire l'impasto con pellicola trasparente o con un canovaccio umido e farlo riposare a temperatura ambiente fino al raddoppio di volume. Impastare nuovamente la pigna ciociara per un minuto, il tempo di rinforzare la maglia glutinica, pirlarla in modo da ottenere una pallina liscia di impasto e trasferirla nell'apposito stampo di alluminio (imburrato bene).

4. Cottura: Cuocere la pigna ciociara in forno statico a 170 gradi per circa un'ora. Dopo aver fatto raffreddare la pigna a testa in giù/su come meglio preferite, decorare con una glassa di zucchero preparata sciogliendo lo zucchero a velo con poco succo di limone. Cospargere la glassa con codette colorate.

Curiosità:
  • Simbolismo profondo:
    • Nella tradizione, la pigna pasquale rappresenta la morte e la resurrezione di Cristo.
    • La sua forma, che ricorda una pigna, simboleggia la rinascita della natura e la speranza da cui ne deriva il nome.
  • Variazioni regionali:
    • Ogni regione ha la sua versione della pigna pasquale, con ingredienti e metodi di preparazione unici.
    • Nelle Marche è chiamata "Crescia", in Toscana "Schiacciata di Pasqua", nel napoletano "Casatiello dolce", e nel basso Lazio e in Irpinia "Pigna".
  • Preparazione tradizionale:
    • La preparazione della pigna pasquale richiede tempo e pazienza, soprattutto per la lievitazione.
    • In passato, le nonne custodivano gelosamente i segreti della ricetta, tramandandoli di generazione in generazione.
    • Le lunghe lievitazioni, in alcune zone, simboleggiano il tempo che va dalla morte alla resurrezione di Gesù.
  • Conservazione:
    • La pigna pasquale si conserva a lungo, mantenendo la sua fragranza e morbidezza per diversi giorni.
    • Questa caratteristica la rendeva un dolce ideale per la colazione durante la settimana di Pasqua.

La Pigna ciociara è un dolce semplice da preparare, ma richiede tempo e attenzione per una buona riuscita. Questo dolce non è solo una delizia per il palato, ma un simbolo di storia, tradizione e comunità. La pigna pasquale è un simbolo della Pasqua, un dolce che unisce tradizione, sapore e significato. 

Buona Pasqua e buon appetito!

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