Pizza di Maccarune

Pizza di Maccarune 

(la frittata di pasta ciociara)

Le Ricette che non ti Ricordi


Nata dalla necessità di non buttare via nulla, la “pizza di maccarune” era il pranzo del giorno dopo. Quando avanzava della pasta – che fosse condita o bianca – veniva reinventata in padella, con uova e un po’ di formaggio. Un modo creativo e sostanzioso per sfamare tutti con poco.

Ingredienti (per 4 persone)

  • 300 g di pasta avanzata (spaghetti, bucatini o altra pasta lunga)
  • 4 uova
  • 50 g di formaggio grattugiato (pecorino o parmigiano)
  • Sale e pepe q.b.
  • Olio extravergine d’oliva per friggere
  • Facoltativo: prezzemolo tritato, pezzetti di salame o formaggio avanzato

Procedimento

  1. Se la pasta è condita, usala così com’è. Se è bianca, aggiungi un filo d’olio e, se vuoi, un cucchiaio di salsa o qualche pezzetto di pomodoro.
  2. In una ciotola sbatti le uova con sale, pepe e formaggio grattugiato.
  3. Aggiungi la pasta e mescola bene per farla impregnare.
  4. Scalda un filo d’olio in una padella antiaderente e versa il composto.
  5. Cuoci a fuoco medio finché la base non è ben dorata, poi aiutandoti con un coperchio, gira la frittata e cuoci l’altro lato.
  6. Servila calda o tiepida, a spicchi. È ottima anche il giorno dopo!

Lo facevano così perché…
La pasta era sacra: buttarla significava sprecare un pasto. Così, le nonne ciociarissime si inventavano questa “pizza” da padella che diventava piatto unico, merenda salata o perfino pranzo da portare nei campi.

Varianti e consigli moderni

  • Con i salumi: Aggiungi cubetti di prosciutto, salame o pancetta per renderla più ricca.
  • Vegetariana: Con zucchine, cipolle o spinaci lessi avanzati.
  • Al forno: Per una versione più leggera, puoi cuocerla in forno a 180°C per 20 minuti.

L’ingrediente che fa la differenza
Il formaggio grattugiato, rigorosamente pecorino, che lega e dà carattere al tutto. E se c’è una crosticina bella dorata… è il top!

Concludiamo col cuore
La pizza di maccarune è il piatto del recupero per eccellenza, quello che profuma di semplicità e ingegno. Una fetta di questo “non buttare niente” è una fetta di storia ciociara, dove ogni avanzo diventava una nuova bontà.


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