Patate cotte sotto la cenere
Patate cotte sotto la cenere
Le Ricette che non ti Ricordi
In tempi in cui la cucina era fatta di legna e pazienza, bastava una brace viva e delle patate per fare la festa. Le patate cotte sotto la cenere erano uno spuntino, un contorno, ma anche un gioco per i bambini. E ogni morso era un piccolo miracolo di semplicità.
Ingredienti (per 4 persone)
- 8 patate medie, con la buccia
- Sale grosso q.b.
- Olio extravergine d’oliva q.b.
- (Facoltativo) Rosmarino o mentuccia fresca
- (Facoltativo) Spicchi d’aglio interi
Procedimento
- Prepara un camino o una brace viva: lascia che si formino le braci e una buona quantità di cenere calda.
- Lava bene le patate senza sbucciarle. Se vuoi un gusto più deciso, praticaci un piccolo taglio e infilaci un rametto di rosmarino o uno spicchio d’aglio.
- Avvolgile (facoltativamente) in carta stagnola, oppure mettile direttamente nella cenere calda.
- Ricoprile con altra cenere e qualche brace. Lascia cuocere per circa 40-60 minuti, a seconda della dimensione.
- Quando sono pronte, rimuovile con delle pinze, puliscile dalla cenere e tagliale a metà. Condiscile con sale grosso, un filo d’olio e, se ti piace, mentuccia fresca.
Lo facevano così perché…
Era il modo più naturale per cucinare, senza pentole, senza utensili. Le patate erano povere, ma cotte nella cenere diventavano magiche. Si facevano mentre il camino scaldava la stanza o mentre si cuoceva il pane o la sera prima di andare a dormire.
Varianti e consigli moderni
- Puoi usare una griglia e della carbonella se non hai il camino.
- In alternativa, in forno, imitando la cottura sotto cenere: usa la carta stagnola e cuocile a 220°C per circa un’ora.
- Ottime anche farcite con formaggi o salumi una volta aperte.
L’ingrediente che fa la differenza
Il tempo: più che un ingrediente, è il vero segreto. Le patate devono cuocere lentamente per assorbire il profumo affumicato e diventare tenere come burro.
Concludiamo col cuore
Mangiare una patata cotta nella cenere significa riscoprire il piacere delle cose semplici. Mani che si scaldano, profumo di legna, sapore di terra e di memoria. È un ritorno alle origini, senza bisogno di nulla… se non di un po’ di brace e di qualcuno con cui condividerla.
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