Le "uova stregate": Il Dolce Pasquale della Tradizione Verolana.
Le "uova stregate": Il Dolce Pasquale della Tradizione Verolana.
Eppure, restano avvolte da un fascino particolare, così come la loro precisa ricetta. Probabilmente è giusto che sia così, che resti un pizzico di mistero. Tuttavia, questi dolcetti al cucchiaio sono un'esperienza gastronomica molto ambita.
Guardandole, sembrano uova sode a cui manca meno di un terzo della parte superiore. Osservandole meglio, anzi assaggiandole, si affonda il cucchiaio in una delizia dai sapori del tutto differenti. Si tratta di uova dolci farcite, con ingredienti assolutamente segreti.
La storia delle "uova stregate" risale a circa il 1870 e ha radici nel monastero benedettino di Santa Maria dei Franconi a Veroli. A ridosso della primavera, le galline producevano più uova. Per non buttare i gusci delle uova, le monache li trasformavano in contenitori per dolci al cucchiaio.
Si narra che le monache di clausura benedettine preparavano questo dolce particolare in occasione della Pasqua. Le "uova stregate" erano considerate un dono speciale che le monache offrivano ai benefattori e ai membri della comunità locale. Il dolce aveva un aspetto ingannevole: sembrava un uovo sodo, ma in realtà il guscio nascondeva un cuore di crema al latte arricchita con polpa di vaniglia, bourbon e una pallina di pasta genovese imbevuta di liquori agli agrumi. La ricetta esatta resta segreta e noi possiamo solo tentare di svelarla.
Con il passare del tempo, la ricetta e la tradizione si sono tramandate e adattate, mantenendo vivo questo dolce che oggi rappresenta una prelibatezza della Ciociaria. La passione e l'ingegno di Maria Martino, titolare della pasticceria "Le delizie di Maria" di Arpino, hanno contribuito a far conoscere le "uova stregate" a un pubblico più ampio, rendendole disponibili tutto l'anno e anche a livello internazionale. Sul “canovaccio” della ricetta originale delle monache di clausura benedettine oggi ne gustiamo una preparazione moderna.
Le "uova stregate" portano con sé un significato culturale profondo e affascinante, radicato nella storia e nelle tradizioni della Ciociaria, in particolare nella comunità di Veroli.
Culturalmente, rappresentano:
- Tradizione Religiosa: Originarie di un monastero benedettino, le "uova stregate" hanno un forte legame con le celebrazioni pasquali, simboleggiando la rinascita e la resurrezione.
- Creatività Culinaria: Riflettono l'ingegnosità delle monache, capaci di trasformare ingredienti semplici in un dolce raffinato e sorprendente, che giocava sull'apparenza ingannevole di un uovo sodo.
- Legame Comunitario: Erano un dono speciale, offerto ai benefattori e ai membri della comunità, rafforzando i legami sociali e il senso di appartenenza.
- Patrimonio Culturale: La ricetta e la tradizione delle "uova stregate" sono state tramandate di generazione in generazione, mantenendo vivo un pezzo importante del patrimonio culinario locale.
Questo dolce non è solo una delizia per il palato, ma un simbolo di storia, tradizione e comunità. Se mai avrai l'occasione di provarle, sicuramente apprezzerai la profondità del loro significato culturale.
Una Curiosità sul nome: Il nome risulta molto fantasioso, ci fa viaggiare nell'immaginario, con mille risposte al quando complesse ma la risposta dovrebbe essere al quando semplice: in origine il dolce aveva come ingrediente il liquore Strega che successivamente fu sostituito con un liquore agli agrumi con una bassissima gradazione.
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