I Canascionetti di Supino


I Canascionetti Dolci di Supino

Zucchero & Ciociaria – Dolci Feste


A Supino, tra le colline ai piedi dei Lepini, il Natale ha il profumo dei canascionetti: dolcetti ripieni, dal guscio croccante e dal cuore morbido di frutta secca, fichi e cioccolato. Preparati con gesti antichi, passati di mano in mano tra madri e figlie, questi dolci raccontano la Ciociaria più autentica, quella delle feste vere.

2. Ingredienti (per circa 15-20 canascionetti)

Per la pasta:

  • 500 g di farina 00
  • 100 ml di olio extravergine d’oliva
  • 100 ml di vino bianco secco
  • Un pizzico di sale

Per il ripieno:

  • 200 g di fichi secchi
  • 100 g di noci sgusciate
  • 50 g di mandorle o nocciole
  • 50 g di cioccolato fondente
  • 2 cucchiai di cacao amaro
  • 1 cucchiaio di miele
  • Un pizzico di cannella
  • 1 bicchierino di mistrà o liquore all’anice (facoltativo)

3. Procedimento

  1. Prepara la pasta mescolando farina, olio, vino e sale. Lavora fino a ottenere un impasto omogeneo, elastico. Fai riposare coperto per 30 minuti.
  2. Trita finemente i fichi, la frutta secca e il cioccolato. Unisci cacao, miele, cannella e, se vuoi, un goccio di liquore. Lavora il composto fino a ottenere una farcia densa.
  3. Stendi la pasta in una sfoglia sottile e tagliala in rettangoli.
  4. Poni un cucchiaino di ripieno su ogni rettangolo, chiudi a mezzaluna o a fagottino, sigillando bene i bordi.
  5. Disponi su teglia con carta forno e cuoci a 180°C per 20-25 minuti, finché dorati.
  6. A piacere, spolvera con zucchero a velo o spennella con miele caldo.

4. Lo facevano così perché…
I canascionetti nascono come dolci “di recupero”: fichi secchi, frutta raccolta in autunno, cacao e avanzi di cioccolato trovavano nuova vita in un ripieno goloso. A Supino si preparavano per Natale e si conservavano per giorni, pronti da offrire a ospiti e parenti.

5. Varianti e consigli moderni

  • Il ripieno può essere arricchito con scorze di arancia candita o confettura di uva.
  • Alcuni li friggono invece di cuocerli al forno, per una versione ancora più rustica.
  • Si possono servire con un vino dolce locale o un bicchierino di liquore fatto in casa.

6. L’ingrediente che fa la differenza
Il ripieno: denso, profumato, aromatico. Quando è ben bilanciato tra dolcezza, frutta e cacao, il canascionetto diventa un piccolo capolavoro ciociaro.

7. Concludiamo col cuore
I canascionetti di Supino sono uno di quei dolci che parlano piano, ma dicono tutto: famiglia, semplicità, tradizione. Portarli a tavola è come aprire la porta di casa alla memoria e alla festa, con un morso che sa di vero.

Buona Preparazione e Tanti Auguri

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